La sfida della menopausa - Vivere la fine del ciclo con la consapevolezza di attraversare un rito di iniziazione
pubblicato sul blog MACRO- gruppo Macro edizioni- novembre 2014
Menopausa è quando per la donna termina definitivamente l’ovulazione e quindi le mestruazioni. L’unica cosa che la donna in menopausa non può più fare è avere dei figli (restare incinta, partorire, allattare); quindi non è più fertile. Punto. Fine.
E’ sempre una donna. E’ sempre sana. E’ sempre utile, affascinante e sensuale. Ha sempre valore. Può fare l’amore, provare piacere, godere di un ottimo livello di energia fisica, psichica e mentale e vivere una vita creativa, ricca ed appagante.
Queste credo siano le cose più importanti, e le prime, da dire sulla menopausa. Chiarito questo, possiamo parlare del resto; perché la menopausa, come ogni tappa importante della vita, porta con sé diverse sfide.
E’ una fase di transizione, e come tutti i cambiamenti è accompagnata da una buona dose di tensioni: fisiche, emotive, mentali e spirituali. Si sa cosa si lascia ma non ancora quello che si troverà, e chiudere un capitolo così importante com’è quello della fertilità/maternità/non-maternità per le donne, può voler dire fare i conti con tante scelte del passato. Per che cosa ho vissuto? Ne è valsa la pena? A che cosa ho rinunciato? E ora che faccio?
Forse la maggiore sfida della menopausa è quella di imparare a guardare a se stesse, al proprio vissuto con le sue scelte fatte e gli errori commessi, con occhi gentili e molta dolcezza. La tensione è tanto più esasperante quanta più fatica facciamo a fare pace con il passato e con noi stesse; e tanto si allenta quanto più morbidamente si riesce a chiudere questa porzione di vita con accettazione e gratitudine.
Perché poi c’è un poi! La vita è ancora lunga, e ci aspettano ritmi, relazioni e stimoli creativi del tutto nuovi. Intorno a quest’età di norma incomincia ad esserci molto più spazio e tempo a disposizione per se stesse, e questa è spesso una lezione tutta da imparare. Se ho dedicato la mia vita a prendermi cura degli altri, a rinunciare ai miei bisogni in favore di quelli altrui, a mettere da parte me stessa in mille modi o a correre a cento all’ora secondo una frenetica tabella di marcia – allora tutte queste nuove energie disponibili mi spaventano e confondono. Il tempo per me stessa vale quanto quello che dedico agli altri? Rallentare è sinonimo di diventare inefficiente? Sono ancora utile?
Molte donne con l’arrivo della menopausa si sentono inutili e dubitano del proprio valore. Un’altra grande sfida infatti è quella di imparare a darsi valore: non più basato su quello che si fa, ma ben radicato in quello che si è.
Se nel corso degli anni precedenti si è misurato il proprio valore di donne con il metro dell’azione o dell’aspetto fisico, ora che le energie fisiche e mentali cominciano a calare, e il corpo naturalmente invecchia, ecco che diventa indispensabile guardarsi alla luce di nuovi parametri e puntare su qualità più interiori e profonde.
E’ molto importante che ogni donna chiarisca con se stessa quali sono le cose che danno significato alla propria vita; per che cosa vale la pena svegliarsi al mattino e cosa arricchisce il cuore di gioia?
La menopausa porta con sé un senso di fine, di lutto quasi, insieme alla voglia di tagliare l’inutile e il superfluo: molte donne si ritrovano a mettere ordine nei propri impegni e nelle relazioni, a volte scegliendo di chiudere quelle che non sono più nutrienti.
Se è vero che tutto questo processo può essere accompagnato da un senso di tristezza e solitudine, è anche vero che, una volta attraversato tutto il ponte, si giunge sull’altra riva completamente rinnovate. Più leggere, consapevoli di Sé, emotivamente indipendenti e pronte a vivere il resto della vita secondo parametri scelti ognuna per se stessa anziché imposti da altri. E’ dura, ma ne vale la pena!