Barbara Monti

Meditazione, formazione, crescita personale, costellazioni familiari e aziendali

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Manifesto del potere Femminile

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ho scritto questo manifesto in occasione di una conferenza che ho tenuto a Merano nel maggio 2013 su invito della Casa delle Donne di Merano con il Patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano Servizio Donna

il fiore della vita – femminile – per Gruppo Macro ed.
https://www.fioredellavita.it/femminile/il-manifesto-del-potere-femminile-barbara-monti/

IL POTERE FEMMINILE E’

E’ l’autorizzazione a prendere il proprio posto nel mondo, il diritto a occupare il proprio spazio
E’ la scelta di non abdicare questo posto in favore di nessuno, non importa quanta paura possa incutere
Né di aspettare che venga dall’esterno il permesso di poterlo fare
E’ smettere di cambiare se stesse per ottenere l’approvazione altrui
E’ saper mettere e mantenere dei sani, e saldi, confini
E’ non farsi ricattare dai sensi di colpa
E’ il coraggio di dire quello che si pensa e sente a costo di non piacere
E’ lottare quando serve e smettere quando non serve più
E’ sapere da sole quello che è meglio per se stesse
E’ scegliere come volersi bene
E’ saper dire si quando è si e no quando è no
E’ donare con gioia e ricevere con gratitudine
E’ riposare sapendo di meritarlo
E’ chiedere aiuto senza giudicarsi deboli
E’ rinunciare al rancore perché è dannoso per la salute
E’ accettare le proprie imperfezioni e gioire di non essere perfette
E’ sopportare a volte di essere la causa della sofferenza altrui
E’ avere fiducia che le persone amate se la caveranno da sole
E’ non costringersi a mostrarsi forti a tutti i costi
E’ ricordare sempre l’ordine di priorità delle cose
E’ riconoscere la rabbia e usarla come spinta per cambiare
E’ non vergognarsi di lasciarsi amare
E’ seguire i tuoi sogni perché tu puoi scordarti di loro ma loro non si scorderanno di te
E’ non accontentarsi delle briciole
E’ non rimpiangere di non essere nata uomo
E’ avere ben chiaro che buona, bella, gentile, generosa, altruista e silenziosa non sono sinonimi di felice
E’ sapere che la gelosia spreca energia
E’ comprendere che lamentarsi non fa ottenere, fa allontanare
E’ osare darsi valore anziché soffrire credendo che gli altri valgano di più
E’ smettere di aspettare che qualcuno ti venga a salvare
E’ restituire ad ognuno la sua parte di responsabilità
E’ sembrare crudeli sapendo di essere gentili e rinunciare ad essere gentili se in fondo sarebbe crudeltà
E’ non vergognarsi mai di piangere
E’ vivere con gioia mestruazioni, gravidanza e menopausa
E’ cominciare a dare a se stesse quello che si vuole dagli altri
E’ capire che una donna che si accetta è più attraente di una bisognosa
E’ onorare la propria madre e la maternità
E’ riconoscere all’uomo il suo potere senza temere di perdere il proprio

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È l’autorizzazione a prendere il proprio posto nel mondo, il diritto a occupare il proprio spazio
Il tuo potere è tuo posto nel mondo, come persona e come donna, e non ti serve l’autorizzazione di nessuno per occuparlo pienamente con dignità, con forza e con gioia.

È la scelta di non abdicare questo posto in favore di nessuno, per quanta paura possa incutere
È normale a volte essere tentata di lasciare perdere e di rinunciare, per paura di non farcela, di non essere abbastanza, di deludere o di scontentare le persone amate; abbraccia la paura ma non permetterle di avere il sopravvento. Questo è il tuo potere.

È smettere di cambiare se stesse per ottenere l’approvazione altrui
Non è possibile fare contenti tutti; a qualcuno piacerai e a qualcuno non piacerai. Se il prezzo per ottenere l’approvazione altrui è quello di rinunciare alla tua autenticità, è un prezzo troppo caro che non ti puoi permettere.

È saper mettere e mantenere dei sani, e saldi, confini
I confini della tua persona sono come il cancello intorno alla tua casa: quando sono chiari e solidi, le persone sanno di dover chiedere il permesso prima di entrare e tu sarai sempre libera di scegliere chi e che cosa lasciare entrare nel tuo spazio.

È non farsi ricattare dai sensi di colpa
La colpa è nemica della libertà. Se non danneggi veramente nessuno, non è una colpa occuparti di te stessa scegliendo come investire le tue energie. A volte basta imparare a sopportare un po’ di disagio iniziale, ricordandoti che non sei responsabile di fare felice tutto il mondo, ma sei assolutamente responsabile del tuo benessere e della tua felicità!

È sapere da sole quello che è meglio per se stesse
Nessuno meglio di te sa come ti senti e di che cosa hai bisogno: il tuo potere risiede nell’ascolto, nel valorizzare la tua intuizione e fidarti di te. È un’ottima idea chiedere consiglio alle persone care che ti vogliono bene, ma alla fine dei conti ascolta sempre la tua voce interiore che non sbaglia mai.

È saper dire sì quando è sì e no quando è no
Da secoli le donne hanno imparato a dire sì prima ancora di chiedersi che cosa vogliono davvero, e a temere che dire no le faccia apparire egoiste. Impara a fare chiarezza prima dentro di te e poi ad esprimere con altrettanta chiarezza quando è sì e quando è no. È più facile di quello che sembra e rende la comunicazione e le relazioni molto più semplici e sane. Sembrano solo due piccole parole, ma possono cambiare il –tuo- mondo.

È donare con gioia e ricevere con gratitudine
Se impari a dare quando hai veramente voglia e possibilità di dare, non è più una fatica ma una gioia. Donare non è un obbligo ma un onore, un’estensione dei tuoi doni all’esterno. Quando ti senti libera di donare con gioia, sei anche libera di ricevere con gratitudine.

È riposare sapendo di meritarlo
Il potere del femminile contempla anche il riposo: non è un lusso, né una medicina quando è troppo tardi; non è un furto ad altre cose più importanti, né un premio da concederti solo se meritato. Riposare cambia il tuo sistema nervoso, migliora la qualità dei pensieri e garantisce quel po’ di calma indispensabile per affrontare ogni nuova giornata ma anche ogni nuovo compito con la fiducia di riuscire a portarlo a termine; ti predispone a guardare con maggior positività alle situazioni e ad avere più pazienza verso te stessa e gli altri, verso i tuoi limiti e quelli altrui. Non vivere sempre di fretta, prenditi il tempo per riposare.

È chiedere aiuto senza giudicarsi deboli
Forse sei abituata a fare tutto da sola, ad arrangiarti, a non chiedere mai; forse a volte ti senti sola, stanca e amareggiata. Chiedere aiuto non è segno di debolezza, è un modo per renderti la vita più semplice, e per dare a chi ti sta intorno la possibilità di fare qualcosa per te.

È accettare le proprie imperfezioni e gioire di non essere perfette
Perché vuoi essere perfetta? Per chi? Che cosa significa per te essere perfetta?
Le tue imperfezioni ti rendono unica e speciale, ti insegnano ad accoglierti con dolcezza e ti concedono il sollievo dell’umiltà. Sono proprio le tue imperfezioni a mostrarti la via verso la libertà e il potere.

È sopportare a volte di essere la causa della sofferenza altrui
Non vuoi fare intenzionalmente del male a nessuno, questo è chiaro. A volte però ti trovi a fare delle scelte sane, utili e creative per te e per la tua vita che probabilmente causeranno del disagio ad altri, così come anche tu hai sofferto a volte per le decisioni personali altrui. È normale e giusto così, le persone adulte hanno tutte le capacità necessarie per accettarlo.

È avere fiducia che le persone amate se la caveranno da sole
Aiutare e pensare al benessere degli altri ti viene spontaneo, e faresti qualsiasi cosa per essere utile; spesso la cosa migliore che puoi fare per qualcuno è guardarlo/a con fiducia, sapendo che ha tutte le risorse necessarie per cavarsela e trovare delle buone soluzioni. Puoi essere vicina con amore e rispetto, non fare al posto loro. Se ti sostituisci a loro, li indebolisci. Se stai vicina con fiducia, li rafforzi.

È riconoscere la rabbia e usarla come spinta per cambiare
Una donna arrabbiata non è mai piaciuta a nessuno; il mondo ti ha insegnato piuttosto ad essere buona e gentile, disponibile e silenziosa, amichevole e remissiva. A volte però non funziona – se la tigre che è in te si è risvegliata e ha bisogno di ruggire, non metterla a tacere. La rabbia è un’emozione utile e potente come tutte le altre, e ti segnala che qualche tuo confine non è stato rispettato, e quindi è decisa a farsi sentire. Ascolta la tua rabbia e trova delle buone parole con cui esprimerla, senza vergognartene. C’è sempre un buon modo per dire qualsiasi cosa, e se a volte serve un tono di voce più alto e deciso, usalo con potere!

È non vergognarsi di lasciarsi amare
Vuoi essere amata per quella che sei, e ne hai tutto il diritto. Mostra chi sei veramente, con i tuoi pregi e i tuoi difetti di carattere, con i tuoi punti forti e quelli meno forti; comincia tu stessa ad amarti per quella che sei, e poi lasciati amare allo stesso modo dal resto del mondo.

È seguire i tuoi sogni perché tu puoi scordarti di loro, ma loro non si scorderanno di te
Con il passare degli anni, i mille eventi inaspettati e la sensitività verso i bisogni altrui, non è difficile allontanarsi dal binario della propria autorealizzazione e perdersi in piccole o grandi deviazioni di percorso. Tutte si sentono ad un certo punto di aver perso la bussola e la rotta. Per fortuna i sogni più profondi continuano ad albergare nel profondo dell’anima, pur sopiti. A volte il loro richiamo si manifesta come una sottile tristezza o nostalgia, altre volte bussano con prepotenza alla porta del cuore. Ascoltali, ricordatene e seguili: sono proprio i tuoi sogni più sinceri, per quanto bizzarri o apparentemente irrazionali, a rimetterti nel flusso creativo della tua vita e della realizzazione di chi sei davvero.

È concedersi tutto il possibile
A vivere di sole briciole prima o poi si muore di fame. Non è decretato da nessuna legge che tu debba limitarti, rimpicciolirti o accontentarti di poco. Non vinci alcun premio e non sei una persona migliore a non chiedere nulla per te; la Vita è buona e abbondante, generosa e amorevole e il modo migliore per onorarla è prenderla pienamente, gioirne e goderne. Segui quello che ti dona piacere, metti piacere in ciò che fai e questo piacere potrà solo espandersi dentro e intorno a te.

È non rimpiangere di non essere nata uomo
Senza dubbio gli uomini finora hanno goduto e godono di maggiori diritti e privilegi, poggiando su millenni di patriarcato. Per molti versi, sono fortunati. Ma questo non significa che essere nata donna sia una sfortuna né tantomeno un ostacolo ad esprimere la propria intelligenza, i propri talenti e le proprie passioni con potere. Anziché rimpiangere di essere nata donna, immergiti nella tua femminilità con sacralità, e impegnati per manifestarla con forza e determinazione, così come con eleganza e dolcezza. Non c’è nulla che una donna non possa fare quando conosce il proprio valore.

È vivere con gioia mestruazioni, gravidanza e menopausa
Il corpo delle donne è sacro, capace di portare alla luce la vita. È disegnato per la vita, oltre che per la salute e il piacere; il modo in cui resta sano e fertile è proprio grazie alla ciclicità, che si manifesta al menarca, prosegue per tutti gli anni delle mestruazioni, affronta per alcune gravidanza, parto e allattamento, e arriva alla menopausa. Sono tutte tappe iniziatiche al proprio potere che ogni donna ha l’onore di vivere dentro se stessa, e che ci insegnano a rispettare noi stesse, il corpo femminile, la forza creativa e la vita in tutte le sue forme. Dentro di te risiede un grande potere.

È onorare la propria madre e la maternità
La maternità, quando avviene, è un onore. Così come è un onore essere nate attraverso i propri genitori, in particolare la madre, che è colei che ci ha tenute nel grembo e portate nel mondo. Non sempre la relazione con la propria mamma è facile, proprio perché si tratta di una relazione assoluta e fondamentale; per la donna specialmente è di vitale importanza, a prescindere dalla propria storia personale, arrivare a guardare alla madre con rispetto e gratitudine. Così come guardi alla mamma, guardi te stessa. Quanto rispetti e apprezzi il femminile in lei, tanto lo riconosci e onori in te stessa. E nelle altre donne.

È riconoscere all’uomo il suo potere senza temere di perdere il proprio
La relazione con l’uomo non è una lotta di potere, e, se lo diventa, non è una buona relazione. Non è più tempo di competizione, ma di collaborazione. Lo scopo non è quello di diminuire il potere degli uomini, ma di riscoprire e manifestare quello delle donne. Non avere paura degli uomini che hai intorno, abdicando il tuo potere; non lasciare che la rabbia prenda il sopravvento impedendoti di assumerti la responsabilità della tua propria forza; non impiegare tempo ed energie per indebolire gli uomini, usali piuttosto per coltivare e manifestare il tuo potere con onestà e autorevolezza.

Barbara Monti www.barbaramonti.it