IL POTERE FEMMINILE: un corso di bellezza per donne
Dopo 40 anni di vita in un corpo e una psiche femminili, 24 di studio e ricerca e 15 di lavoro con donne (e non solo), tanto individualmente quanto in gruppi, propongo questo corso completamente rinnovato e ripensato. Perché le donne portano più carichi di quanti ne sopportano, si mettono da parte più di quanto sia richiesto, antepongono la felicità altrui alla propria, si accontentano di troppo poco, si vedono più brutte di quello che sono in realtà, si trattano male e aspettano qualcuno che le tratti meglio, immagazzinano rabbie e rancori, tacciono la propria verità e dimenticano la propria bellezza e unicità.Bellezza sinonimo di potere; non necessariamente aggressivo, competitivo, lineare, cieco. Potere scelto, morbido talvolta, consapevole. Potere femminile appunto.
Che cos’è il potere femminile?
È l’autorizzazione a prendere il proprio posto nel mondo, il diritto a occupare il proprio spazio. È la scelta di non abdicare questo posto in favore di nessuno, non importa quanta paura possa incutere; né di aspettare che venga dall’esterno il permesso di poterlo fare. È smettere di cambiare se stesse per ottenere l’approvazione altrui. È saper mettere e mantenere dei sani, e saldi, confini. È non farsi ricattare dai sensi di colpa. È il coraggio di dire quello che si pensa e sente a costo di non piacere. È lottare quando serve e smettere quando non serve più.
È sapere da sole quello che è meglio per se stesse; è scegliere come volersi bene. È saper dire si quando è si e no quando è no. È donare con gioia e ricevere con gratitudine. È riposare sapendo di meritarlo e chiedere aiuto senza giudicarsi deboli. È rinunciare al rancore perché è dannoso per la salute; è accettare le proprie imperfezioni e gioire di non essere perfette.
È sopportare a volte di essere la causa della sofferenza altrui; avere fiducia che le persone amate se la caveranno da sole. È non costringersi a mostrarsi forti a tutti i costi. È ricordare sempre l’ordine di priorità delle cose. È riconoscere la rabbia e usarla come spinta per cambiare.
È non vergognarsi di lasciarsi amare. È seguire i tuoi sogni perché tu puoi scordarti di loro ma loro non si scorderanno di te. È non accontentarsi delle briciole. È non rimpiangere di non essere nata uomo. È avere ben chiaro che buona, bella, gentile, generosa, altruista e silenziosa non sono sinonimi di felice. È sapere che la gelosia spreca energia. È comprendere che lamentarsi non fa ottenere, fa allontanare. È osare darsi valore anziché soffrire credendo che gli altri valgano di più.
È smettere di aspettare che qualcuno ti venga a salvare. È restituire ad ognuno la sua parte di responsabilità. È sembrare crudeli sapendo di essere gentili e rinunciare ad essere gentili se in fondo sarebbe crudeltà. È non vergognarsi mai di piangere. È vivere con gioia mestruazioni, gravidanza e menopausa. È cominciare a dare a se stesse quello che si vuole dagli altri.
È capire che una donna che si accetta è più attraente di una che aspetta. È onorare la propria madre e la maternità. È riconoscere all’uomo il suo potere senza temere di perdere il proprio.
Un fine settimana di parole, esercizi, meditazione, sogni, esempi per guarire il Femminile ferito e instaurare una nuova relazione con se stesse, e di conseguenza con il resto del mondo, basata su accettazione, stima, coraggio, pazienza e amore.